| l' a., premesse alcune considerazioni di carattere generale circa le
forze che negli stati uniti partecipano alla scelta dei giudici della
corte suprema, osserva come tale scelta sia imperniata su due grandi
pilastri: la presidenza ed il senato, pero' con preminenza
presidenziale e con l' ausilio di figure politiche minori, quali le
associazioni per i diritti civili, i sindacati, le facolta'
giuridiche e l' "aba", associazione di avvocati collaboratrice del
presidente. l' a. prende quindi in esame il lungo periodo di crisi
nella vita della corte suprema, che ebbe inizio nel 1968 colle
dimissioni del chief justice warren, seguite da quelle del suo
successore designato fortas, e che si protrasse per circa quattro
anni; periodo di lotte e controversie che accompagnarono le
successive designazioni, e dopo il quale e' risultata modificata non
solo la composizione della corte suprema, ma anche tutto l' insieme
dei rapporti degli organi e delle forze politiche interessate alla
nomina dei giudici della corte stessa. l' a., concludendo, rileva
come l' esame degli avvenimenti descritti ponga in rilievo non tanto
il problema delle relazioni tra presidente e senato nel processo di
nomina quanto quello relativo ai rapporti tra senato e candidati alle
cariche e quindi si sofferma sull' esercizio dei poteri di inchiesta
da parte del senato stesso. un ultimo aspetto posto in evidenza dalla
vicenda esaminata e' per l' a. l' influenza che le associazioni
sindacali, quelle per i diritti civili, ed in particolare l' aba
possono esercitare nel processo di nomina, le quali forze si
ritengono tutte direttamente interessate alla designazione dei
giudici.
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