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116583
IDG770602241
77.06.02241 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
ferri giovanni b.
interessi usurari e criterio di normalita'
Riv. dir. comm., an. 73 (1975), fasc. 9-12, pt. 1, pag. 273-297
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d30510
pratico
casistica
dopo aver brevemente ripercorso le tappe storiche dell' usura e della rescissione, l' a. considera la disciplina del codice civile e sottolinea come l' approfittamento dello stato di bisogno produca in campo civilistico due conseguenze: da un lato, la rescissione ai sensi dell' art. 1448 codice civile, e dall' altro la nullita' ex art. 1815 c.c. la differenza tra le sanzioni si basa sul fatto che <nel primo caso concernono il contratto e nel secondo la clausola> e che <nel primo caso la rescissione e' evitabile, mentre nel secondo la nullita' non e' sanabile>. punto importante e' la valutazione dell' eccessiva <abnormita'> degli interessi richiesti. a tal fine devono essere considerati due elementi destinati ad integrarsi a vicenda: il rischio economico che grava sul mutuante e l' utilita' che il mutuatario possa ricavare dalla disponibilita' della somma. l' usura, quindi, viene svincolata dall' approfittamento dello stato di bisogno, e viene ricollegata a criteri oggettivi del caso concreto.
cass. 17 maggio 1974, n. 1426 art. 1448 c.c. art. 1815 c.c.
Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino



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