| l' a. affronta il tema delle impugnazioni separate contro la stessa
sentenza. delineate sinteticamente le posizioni assunte da dottrina e
giurisprudenza, che vedono la validita' dell' impugnazione
successiva, anche se proposta in forma principale, purche' ne segua
la riunione, pena la dichiarazione di inammissibilita' o di
improcedibilita', prospetta la necessita' di rivedere, in maniera
approfondita, il problema, definendo dapprima, in forza delle norme
vigenti, il principio della concentrazione dei gravami. l' indagine
viene quindi impostata sull' analisi di 2 punti: le modalita' delle
impugnazioni successive e l' istituto della riunione. stabilite le
diverse ipotesi in cui sono possibili piu' impugnazioni principali
avverso la stessa sentenza, l' a. si sofferma in particolare sull'
art. 333 codice procedura civile confutando la tesi che, sulla sua
lettera, riconosce validita', pur condizionata, alle impugnazioni in
forma principale "dei notificati", ed asserendo, con interpretazione
ex artt. 331, 332, 350 e 375 codice procedura civile, essere
essenziale e indefettibile la forma incidentale dei gravami
successivi, con la conseguente nullita' di quelli proposti in forma
principale, salva la sanatoria a seguito della riunione entro il
termine fissato per la loro proposizione. egli, quindi, volge la sua
attenzione al problema della riunione e della sua omissione in caso
di impugnazioni valide. analizzati i 2 mezzi predisposti per attuare
l' unita' delle impugnazioni, l' a. sostiene la necessita' di una
separata trattazione sistematica di ciascuno di essi. distinte poi le
ipotesi di impugnazioni separate secondo che diano o no luogo alla
riunione di procedimenti con identico oggetto, rileva come l' omessa
riunione, che esplica effetti solo con la decisione di uno dei
gravami, preclude solo quelli del primo tipo quando vi sia stata
pronunzia sulla domanda introduttiva o sulla nullita' dell' impugnato
processo, salve in tal caso le decisioni su altre nullita'. a tale
disciplina sono sottratte la revocazione straordinaria e l'
opposizione di terzo. termina quindi riassumendo brevemente l'
argomento trattato.
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