| l' a. sostiene che il formarsi della burocrazia, quale ceto sociale
fornito di caratteristiche proprie, corra parallelo con il formarsi
della classe borghese. veicolo comune di entrambe e' stata la citta'.
infatti nelle regioni meridionali dell' occidente europeo, iniziando
dalla francia, le citta' non hanno ospitato soltanto mercanti,
artigiani e banchieri ma anche in misura crescente i depositari delle
funzioni amministrative e giudiziarie i quali, per il loro peso
crescente, hanno finito per costituirsi quale classe autonoma.
delineatane cosi' la genesi, l' a. riporta sia le considerazioni di
hegel sulla burocraz ia che le critiche ad esse di marx. nel pensiero
marxiano la critica alle concezioni hegeliane, procedendo di pari
passo con l' impegno pratico a perseguire l' obiettivo finale, cioe'
la ricomposizione unitaria del reale con il razionale, comporta il
confronto diretto delle forze rivoluzionarie con la burocrazia, in
quanto essa si pone come fine "formale" dello stato e quindi in
conflitto con i fini reali di esso. l' a. a conclusione, pur
riconoscendo la validita' della direttiva proposta da marx, afferma
l' imprescindibilita' odierna dell' analisi sociologica per il suo
valore di "diagnosi" sociale.
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