| l' a. afferma che il dibattito sull' aborto ha contribuito a far
affiorare le ambiguita' e contraddizioni radicate nella nostra
societa'. sono infatti contraddittori i ragionamenti di entrambi gli
schieramenti, tanto di chi propugna la liberalizzazione dell' aborto
come di chi difende i diritti del nascituro. i primi, teorizzando la
liberta' assoluta ad interrompere la gravidanza, ignorano alcuni tra
i piu' alti principi affermati dalla nostra epoca: la difesa della
vita sempre e comunque, la dignita' originaria dell' uomo, la
superiorita' dell' etica della persona su quella del profitto. i
secondi pur lottando per il diritto all' esistenza ben poco si
adoperano per assicurare al nato una vita compiutamente umana. per
risolvere il problema dell' aborto l' a. avanza una proposta che
cerca di considerarne tutti gli aspetti. i punti essenziali sono: l'
esistenza di consultori in grado di fornire concretamente aiuto alle
donne che si trovino in stato di grave difficolta' nel proseguire la
gravidanza; l' intervento del tribunale dei minorenni per vagliare
ulteriormente il caso e verificare se effettivamente non esistano
strumenti adeguati di aiuto; la non punibilita' della donna che abbia
abortito entro la dodicesima settimana in stato di effettiva
necessita'. tale proposta, secondo l' a., consente di non lasciare
alla donna la piena discrezionalita' nella decisione, stimola i
pubblici poteri a predisporre aiuti alla maternita', conserva all'
aborto il carattere di reato, togliendo pero' all' intervento penale
carattere ciecamente repressivo in quei casi in cui non vi e'
responsabilita' dell' individuo ma responsabilita' e carenze sociali.
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