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| IDG770600181 | |
| 77.06.00181 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| nobile vittorio
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| sulla tutela petitoria dell' enfiteusi ed ancora sulla definizione
del diritto dell' enfiteuta in base al rapporto col diritto del
concedente
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| commento a trib. napoli sez. vi civ. 20 maggio 1974, n. 6688
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| Dir. giur., s. 3, an. 32 (1976), fasc. 4, pag. 591-606
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d9147; d30413
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| pratico
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| casistica
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| il tribunale di napoli afferma l' ammissibilita' di agire in
"revindica" da parte dell' enfiteuta. invece, l' a. sostiene che l'
azione concessa all' enfiteuta per ottenere il possesso del fondo si
differenzia sia dalla revindica di proprieta' sia dalle azioni
confessorie. l' azione e' petitoria, come la revindica; e' reale,
perche' esperibile "erga omnes"; e' di condanna, poiche' tende al
rilascio del bene in favore dell' attore. non si puo' discorrere
nemmeno di un minor rigore probatorio nella petitoria di enfiteusi
rispetto alla revindica. la differenza tra le due azioni risiede nel
diverso diritto soggettivo che esse tutelano. difatti, se ci si muove
in una prospettiva attenta all' aspetto qualitativo, piu' che a
quello quantitativo, ci si avvede che l' interesse e la tutela fanno
di questo diritto una situazione giuridica soggettiva differente
dalla proprieta'. nonostante la preminente importanza, nel diritto
attuale, dell' enfiteusi rispetto alla nuda proprieta', quella e'
ancora un diritto "in re aliena".
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| art. 948 c.c.
art. 1079 c.c.
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| Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino
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