| 117387 | |
| IDG770600093 | |
| 77.06.00093 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| g.c.
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| sulla pignorabilita' della retribuzione dei dipendenti degli enti
pubblici
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| c. cost. 15 luglio 1975, n. 209
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| Riv. dir. lav., an. 27 (1975), fasc. 3-4, pt. 2, pag. 373-375
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d74400; d0400; d43203
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| pratico
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| formale
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| le somme dovute da privati a titolo di stipendio, salario possono
essere pignorate nella misura di un quinto per ogni credito che non
sia alimentare, nel qual caso spettera' al pretore autorizzare entro
cui tali somme possono essere proposte. per la retribuzione di
dipendenti degli enti pubblici e' esclusa la pignorabilita' in
qualunque misura. per ogni credito diverso da quello alimentare, da
quello dello stato e degli altri enti verso i rispettivi dipendenti e
da quello, per tributi, dello stato, province e comuni. considerando
come situazioni diverse quelle in cui si trovano i dipendenti
pubblici e i dipendenti privati viene legittimata la normativa
differenziata che il legislatore ordinario ha posto in essere per
disciplinare i due settori. la corte ha voluto sostenere che
sostenibile non e', cioe' che il lavoratore pubblico sia meritevole,
nei rapporti con i terzi, di una tutela di maggior favore di quella
di cui puo' giovarsi. sempre nei rapporti con i terzi, il lavoratore
privato.
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| art. 545 c.p.c.
art. 3 cost.
art. 36 cost.
d.p.r. 5 gennaio 1950, n. 180
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| Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino
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