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117447
IDG770100016
77.01.00016 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
alfoeldy geza
die freilassung von sklaven in der roemischen kaiserzeit
(la liberazione degli schiavi nell' epoca romana imperiale)
Riv. st. ant., an. 2 (1972), fasc. 1-2, pag. 97-129
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
s1123; s123; s124
esegetica
l' importanza della liberazione degli schiavi per la struttura della schiavitu' nell' eta' imperiale puo' essere giudicata soprattutto attraverso le fonti giuridiche ed epigrafiche. le leggi di augusto limitarono appena le manomissioni e la letteratura giuridica del principato mostra che gli schiavi venivano liberati molto facilmente e che la liberazione costituiva quasi un caso normale, quando lo schiavo raggiungeva i 30 anni di eta'. stando alle iscrizioni, assai pochi schiavi sono noti che oltrepassavano i 30 anni di eta', mentre molto piu' grande e' il numero di quei liberti che morivano ad un' eta' piu' alta dei 30 anni. la prima possibile spiegazione di questo fatto e' che gli schiavi, nel caso che raggiungessero i 30 anni di eta', per lo piu' venivano liberati, apparendo poi nelle iscrizioni come liberti. si puo' pensare che gli schiavi che vivevano nelle citta' e nei loro dintorni, avessero quasi sempre -durante l' eta' imperiale- la prospettiva di essere liberati. questo rilassamento del sistema della schiavitu' nell' epoca imperiale fu determinato soprattutto dagli interessi economici dei "domini" ed ebbe conseguenze straordinariamente importanti per la struttura economica e sociale dell' impero romano.
gai 1.42 gai 1.18 gai 1.44 gai 1.20 gai 1.19 i. 1.7 i. 1.5.1 c. 4.57.3 d. 40.2.7 d. 1.5.51 d. 1.5.21 d. 40.1.1 d. 40.5.24.5 d. 40.4.17 d. 40.2.8 gai epit. 1.2.1 cic. balb. 9.24 cic. rab. post. 15 cic. phil. 8.32 tac. ann. 13.27
Ist. dir. romano - Univ. CT FI



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