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117488
IDG770600160
77.06.00160 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
giampietro pasquale
la sopravvivenza alla legge merli del reato di danneggiamento aggravato di acque pubbliche
Foro it., an. 101 (1976), fasc. 9, pt. 5, pag. 209-211
d51905; d13001
teorico-sistematico
formale
l' a. sottolinea come la legge 10 maggio 1976, n. 319 ponga all' interprete numerose difficolta' perche', essendo volta ad abrogare tutte le norme che direttamente o indirettamente disciplinano la materia degli scarichi e del conseguente inquinamento, impone la ricerca di tale normativa che pero', sino ad oggi, non e' mai esistita in forma sufficientemente organica. infatti, la lotta agli inquinamenti e' stata condotta nel nostro paese facendo ricorso a norme mutuate da altri settori dell' ordinamento giuridico e destinati originariamente a scopi diversi da quelli di regolamentare gli scarichi in acque superficiali. l' a. tenta soprattutto di accertare se, alla luce delle disposizioni sulla successione delle norme nel tempo e del principio di specialita' possa ritenersi abrogato dalla presente legge il delitto di danneggiamento, eventualmente connesso con scarichi in acque superficiali. egli sostiene che al quesito debba darsi una risposta negativa in quanto la legge 10 maggio 1976, n. 319 e l' art. 635 codice penale si pongono su piani distinti ed autonomi.
art. 635 c.p. l. 10 maggio 1976, n. 319
Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino



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