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| IDG770600160 | |
| 77.06.00160 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| giampietro pasquale
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| la sopravvivenza alla legge merli del reato di danneggiamento
aggravato di acque pubbliche
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| Foro it., an. 101 (1976), fasc. 9, pt. 5, pag. 209-211
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| d51905; d13001
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| teorico-sistematico
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| formale
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| l' a. sottolinea come la legge 10 maggio 1976, n. 319 ponga all'
interprete numerose difficolta' perche', essendo volta ad abrogare
tutte le norme che direttamente o indirettamente disciplinano la
materia degli scarichi e del conseguente inquinamento, impone la
ricerca di tale normativa che pero', sino ad oggi, non e' mai
esistita in forma sufficientemente organica. infatti, la lotta agli
inquinamenti e' stata condotta nel nostro paese facendo ricorso a
norme mutuate da altri settori dell' ordinamento giuridico e
destinati originariamente a scopi diversi da quelli di regolamentare
gli scarichi in acque superficiali. l' a. tenta soprattutto di
accertare se, alla luce delle disposizioni sulla successione delle
norme nel tempo e del principio di specialita' possa ritenersi
abrogato dalla presente legge il delitto di danneggiamento,
eventualmente connesso con scarichi in acque superficiali. egli
sostiene che al quesito debba darsi una risposta negativa in quanto
la legge 10 maggio 1976, n. 319 e l' art. 635 codice penale si
pongono su piani distinti ed autonomi.
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| art. 635 c.p.
l. 10 maggio 1976, n. 319
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| Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino
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