| l' a. considera come, storicamente, l' economia di mercato e l'
economia collettiva -guidata quest' ultima dalla funzione sempre piu'
dilatata della "politica"- si succedano ciclicamente, senza mai
giungere ad una distruzione reciproca. l' a., dunque, tenta di
descrivere il meccanismo che regola la transizione dall' uno all'
altro dei modelli ed esamina la questione della piccola borghesia e
della richiesta crescente di reddito e di servizi, la questione dell'
"eurocomunismo" e del ruolo complessivo dei partiti nel sistema
economico italiano. dopo aver poi formulato alcune interessanti
ipotesi sull' evoluzione del sindacato a classe politica dirigente,
l' a. considera l' attualita' dei concetti, debitamente
reinterpretati, di "corporativismo" e "federalismo" e prevede che lo
sviluppo tendenziale di un modello "corporativo-federativo" possa
consolidare, nell' ultimo quarto di questo secolo, oligarchie
politiche stabili ed estese.
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