| secondo l' a. il laicismo deve essere giustificato quando e' inteso
come lotta al prepotere clericale, deve essere invece combattuto
quando diviene un rifiuto aprioristico della sacralita' insita in
ogni societa'. il laicismo a tutti i costi, di questo secondo tipo,
e' seguito, secondo l' a., dai socialisti italiani ed e' la fonte
dell' ostinazione socialista a non comprendere la fecondita' dei
principi cristiani in generale, e non gia' di quelli specificamente
cattolici. un analogo rifiuto dell' inserimento dei principi
cristiani nel socialismo si ha anche in altri paesi, in israele, ad
esempio, dove fu proprio da parte socialista che non si comprese il
significato del progetto di interreligionizzazione dell' antica
gerusalemme. l' egitto invece ha esplicitamente confermato che il
socialismo arabo intende attuarsi nel rispetto dei principi religiosi
dell' islam. l' a. vede nell' atteggiamento arabo la conferma della
sua tesi, che sostiene l' utilita' a che i vari socialismi, espressi
dai popoli di tradizione cristiana, si incontrino per la difesa della
fondamentale istanza religiosa che, nell' unico dio, propone un'
umanita' unica di uomini affratellati tra di loro.
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