| l' a. mette in luce il valore relativo di alcuni strumenti di analisi
economica. in particolare l' a. si sofferma sul relativismo del
concetto di livello di vita, cioe' dello "standard of living". il
livello di vita infatti e' da relazionare alla gerarchia di valori
che ogni popolo accetta. e' chiaro, fa notare l' a., che il nomade
del deserto libico ha bisogni del tutto differenti dal nomade
eschimese, ed e' parimenti assurdo definire retrograda la vita del
primo perche' gli manca l' automobile, e quella del secondo perche'
gli manca il frigorifero. a conclusione l' a. traccia una rapida
analisi storica dei concetti economici. si deve al keynes, fa notare
l' a., ed alla sua teoria generale se sono stati avvertiti i forti
squilibri socio-economici cui possono dar luogo le leggi di mercato e
si e' cominciato a prospettare l' esigenza dell' intervento delle
autorita' pubbliche. in questa mutata prospettiva si e' cominciato a
parlare di scienza della programmazione ed e' nell' ambito di questa
scienza che si e' cercato di elaborare quel concetto di "standard of
living", al quale l' a. ritiene che debba attribuirsi un valore
relativo.
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