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117752
IDG770400240
77.04.00240 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
dognin paul dominique
persona e comunita' nel pensiero di karl marx
Dialogo, an. 17 (1973), fasc. 6, pag. 82-89
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
f41; f411
per marx la scissione degli interessi in interessi privati ed in interessi comuni appare solo con la divisione del lavoro e scompare con essa. tuttavia, fa notare l' a., entrambe le sfere di interessi non sono cosi' antitetiche come potrebbero apparire. infatti, come scrive lo stesso marx, i comunisti sono i soli ad avere scoperto che nella storia "l' interesse generale" e' creato da individui determinati in quanto "uomini privati". tale antitesi allora e' solo apparente perche' uno dei lati, quello generale, e' continuamente generato dall' altro, entrambi i due aspetti sono espressione dello stesso sviluppo personale degli uomini. l' a. rileva successivamente come la dottrina di marx, malgrado alcune espressioni favorevoli alla persona, contenga una filosofia sociale profondamente sfavorevole alla persona: questa e' la filosofia dell' "essere generico". l' uomo infatti, dice marx, e' un essere che si rapporta al genere come alla sua propria essenza, ma l' uomo individuale e' come tale privo della sua essenza, che egli ritrova solo nella comunita'. questo medesimo concetto e' impiegato anche nelle opere successive pur se in queste e' espresso, anziche' nei termini filosofici di "essere generico", in quelli di "forza-lavoro". marx pertanto giunge ad identificare "umano" con "sociale". la conclusione dell' a. e' che la soluzione prevista da marx per superare il "conflitto" tra individuo e genere giunge di fatto, malgrado la proclamata intenzione a mutare radicalmente i termini del problema, ad invertirli semplicemente.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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