| l' a. rileva che il compito dell' esecutivo dovrebbe essere quello di
effettuare la volonta' che il legislatore esprime e definisce. invece
di fatto avviene e si tollera che l' esecutivo, anziche' intendere ed
effettuare la volonta' del parlamento nel suo organico complesso,
finisce con il riproporre la volonta' della maggioranza dei membri
del parlamento nella loro unione contro la minoranza. in tal modo,
sostiene l' a., viene a crearsi un dominio dei piu' sui meno, cioe'
una policrazia, che e' altrettanto contraria alla democrazia di
quanto lo sia il dominio dei meno contro i piu'. agendo in tal modo
il governo si pone come potere in quanto viene ad escludere la
minoranza, relegandola in una opposizione, anziche' considerarla
organicamente come "concorrente" in modo prioritario alle scelte.
infatti, continua l' a., il rapporto legislativo-esecutivo dovrebbe
essere di natura tale da rendere indifferente alle forze politiche il
trovarsi nell' esecutivo o nel legislativo.
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