| il procuratore generale, premesso che l' attivita' giudiziaria sta
diventando oggi, anche per molti casi ordinari non risolubili se non
con la prova indiziaria, sempre piu' laboriosa ed impegnativa,
respinge decisamente le accuse di crisi e di lentezza ad essa
rivolte. successivamente, dopo aver esaltato l' imparzialita' della
giustizia, che si concretizza principalmente nella protezione dei
deboli, ed affermato non rispondere a verita' che, specie nei vertici
della magistratura, particolari lentezze e contraddizioni proteggono
gli abusi del potere pubblico e privato, ad opera specialmente dei
maggiori detentori di esso, lo stesso procuratore generale conclude
denunciando il grave fenomeno delle giustificazioni ideologiche dei
veri fatti delittuosi e sottolineando la pressante invocazione, da
parte di molti, di un maggior rigore giudiziario.
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