| il procuratore generale, sottolineata l' improcastinabile necessita'
di ammodernamento dell' edilizia carceraria del distretto, rileva
come l' assoluta carenza, appunto, di stabilimenti moderni,
funzionali, rispondenti in pieno sotto il profilo della sicurezza e
forniti di tutte le attrezzature atte a garantire civili forme di
vita (concreta attuazione di un trattamento differenziato e
possibilita' di lavoro per tutti i detenuti) rischia di rendere
inattuabile il nuovo ordinamento penitenziario proprio nelle sue
linee di fondo con conseguenziale, pericolosa delusione da parte dei
diretti interessati. esaminato, poi, il problema della criminalita'
con particolare riferimento alla identita' del fenomeno, alla sua
eziologia, alle sue ripercussioni e ai possibili rimedi (individuati,
questi ultimi, in una efficiente organizzazione dell' apparato
statale, nell' adozione delle opportune iniziative dirette ad
eliminare gli squilibri sociali, nonche' in un' amministrazione
giudiziaria spedita, indipendente, obiettiva e non proclive all'
indulgenza), il procuratore generale conclude il suo discorso
soffermandosi particolarmente sul contrabbando, sul traffico della
droga, sulla prostituzione e, soprattutto, sulla criminalita'
minorile, a rimedio della quale ultima, e' auspicabile, a suo
giudizio, una maggiore vigilanza sui luoghi di convegno dei minori
dove sovente allignano cellule delinquenziali sempre pronte a
spiegare la loro opera nefasta.
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