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| IDG770900275 | |
| 77.09.00275 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| picardi nicola
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| l' equita' "integrativa" nel nuovo processo del lavoro
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| Riv. dir. proc., s. 2, an. 31 (1976), fasc. 3, pag. 467-487
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d40632; d760
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| lo scopo dell' a. e' di stabilire se i poteri del giudice sono ancora
considerati un importante fattore per l' evoluzione in senso sociale
del diritto o se la legge n. 533 del 1973 finisce per privilegiare l'
equita' legislativa. prese le mosse dall' apparente antinomia della
valutazione equitativa delle prestazioni con l' art. 808 codice di
procedura civile e l' implicita esclusione del giudizio di equita',
concordato o necessario, nel processo del lavoro, l' a. inquadra l'
art. 432 codice di procedura civile, correlato con gli artt. 1226 e
2056 codice civile, nello schema dell' equita' integrativa. risolto
quindi il problema della distinzione tra questa e l' equita'
formativa nella differenza delle tecniche adottate dal giudice nei 2
casi e identificato il primo con la "determinazione del concetto
indeterminato", conclude rilevando da un lato che il processo di
lavoro si presenta ormai come un sistema di jus strictum che non
lascia spazi di autonomia e di discrezionalita' al giudice, dall'
altro che l' art. 432 codice di procedura civile e le altre ipotesi
analoghe non partecipano, sotto nessun aspetto, al regime speciale
previsto per il giudizio di equita' formativa.
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| art. 113 c.p.c.
art. 114 c.p.c.
art. 432 c.p.c.
art. 808 c.p.c.
art. 1226 c.c.
art. 2056 c.c.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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