| il "caso lazagna", a giudizio dell' a., fornisce lo spunto per
considerazioni di carattere particolare sull' istituto della
scarcerazione la cui attuale regolamentazione e' il frutto d' una
serie di compromessi. cio' anche perche' con l' ordinanza di
scarcerazione l' imputato si e' visto imporre l' obbligo di dimorare
in un piccolo comune della provincia di alessandria. la meccanica
estensione delle regole dettate per la liberta' provvisoria, che e'
un semplice beneficio a discrezione del magistrato, alla
scarcerazione automatica, che e' un preciso diritto dalla cui
attuazione il giudice non puo' esimersi, nonche' la vanificazione del
diritto all' unita' o, perlomeno, alla vicinanza familiare e del
diritto al lavoro, che il nuovo ordinamento penitenziario si e'
preoccupato di assicurare pure ai detenuti, suscitano, in
conclusione, secondo l' a., gravi sospetti sul piano della validita'
costituzionale delle disposizioni applicate.
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