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119964
IDG780900891
78.09.00891 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
carli luigi
presupposti, limiti e struttura del giudizio direttissimo in materia di infrazioni penali valutarie
nota a cass. sez. i pen. 27 giugno 1977
Riv. it. dir. proc. pen., an. 21 (1978), fasc. 2, pag. 759-772
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d625; d537
commentando una sentenza che ha affermato l' obbligatorieta' dell' adozione del c.d. giudizio direttissimo in materia di reati valutari, l' a. constata che l' adozione e la prosecuzione del giudizio debbono realizzarsi con le forme di tale rito, anche se la formula normativa non pare particolarmente felice sul punto. rilevata l' esistenza nel nostro sistema di un procedimento direttissimo "anomalo" o "improprio", la cui autonomia ed originalita' si appalesano oggi indiscutibili, egli conduce una analisi sulla struttura e sui contenuti di tale giudizio, con riferimento ai poteri ed ai doveri del pubblico ministero, notando che il procedimento "valutario" prescinde dagli ordinari presupposti del giudizio direttissimo.
art. 4 d.l. 4 marzo 1976, n. 31 art. 502 c.p.p. art. 504 c.p.p.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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