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119967
IDG780900894
78.09.00894 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
gaito alfredo
condanna per reato continuato e durata massima della custodia preventiva
nota a cass. sez. i pen. 5 aprile 1977
Riv. it. dir. proc. pen., an. 21 (1978), fasc. 2, pag. 792-798
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d61123; d61124; d61140; d50124; d5014
commentando positivamente una pronuncia della cassazione che ha riaffermato il recente orientamento giurisprudenziale secondo cui costituisce principio generale nel settore delle misure cautelari il divieto di computare l' aumento di pena derivante dalla continuazione dettato ai fini dell' emissione dei provvedimenti restrittivi della liberta' dall' art. 255 codice procedura penale, l' a., esaminata la relativa normativa, sostiene che nel computo dei termini massimi di custodia preventiva, mentre e' irrilevante la continuazione, deve aversi riguardo alla pena edittale massima prevista per il reato ritenuto in sentenza, determinata tenendo conto unicamente degli aumenti massimi per le aggravanti e delle diminuzioni minime per le attenuanti, ed in caso di concorso, considerando il risultato del giudizio di comparazione.
art. 255 c.p.p. art. 272 c.p.p. art. 275 c.p.p. art. 69 c.p. art. 81 c.p.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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