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| IDG780611039 | |
| 78.06.11039 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| trabucchi alberto
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| presupposti e prove biologiche del rapporto di filiazione
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| Riv. dir. civ., an. 24 (1978), fasc. 4, pt. 2, pag. 404-409
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d30130; d30134
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| l' a. ritiene che non si possa ricorrere in ogni caso alla prova
biologica come valido mezzo sia per affermare sia per escludere un
rapporto di paternita' o maternita'. l' attenzione e' portata all'
art. 235 codice civile che ammette tale prova solo combinata ad altri
presupposti, all' art. 263 ove il riconoscimento puo' essere
impugnato solo per vizi attinenti all' atto stesso e per contrasto
con la realta' dichiarata (ipotesi diversa questa da quella degli
art. 239 e 243 ove si ammette un' ampia prova contraria). in questi
casi, afferma l' a., in presenza di un matrimonio o di un
riconoscimento come atti che fondano la filiazione e la prova
biologica quindi e' logicamente subordinata ad altre circostanze.
nelle ipotesi invece in cui si voglia dar veste giuridica ad un
rapporto di fatto le considerazioni sono diverse e la legge consente
ampia possibilita' di prova. la conclusione e' che, secondo l' a., la
prova biologica sarebbe ammessa solo nei casi previsti espressamente
dalla legge quando ammette in tema di filiazione l' invocazione di
qualsiasi mezzo probatorio.
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| art. 235 c.c.
art. 239 c.c.
art. 243 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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