| l' a. prende spunto dal libro di calabresi e bobbitt, per esaminare
la situazione del campo di studi ormai denominato "analisi economica
del diritto", con particolare riguardo ai problemi di 'allocazione
delle risorse, nelle situazioni definibili come "scelte tragiche", in
cui possono rientrare: reni artificiali, controllo delle nascite,
partecipazioni a guerre, ecc.. il libro sembra superare le correnti
sia riformista che conservatrice dell' analisi economica del diritto,
e rappresenta una tappa ulteriore nel cammino verso la teorizzazione
delle istituzioni in societa' mista, attraverso una tecnica di
ricerca interdisciplinare, non strettamente giuridica ne' economica.
si cerca di stabilire il ruolo della legge nel processo allocativo;
di costruire una scala di valori in base a cui procedere alla
distribuzione delle risorse (efficienza, uguaglianza, onesta',...);
si descrivono i metodi di allocazione e si propende per un metodo
decisionale collettivo possibilmente decentrato; si ipotizza l'
istituto decisionale della "jury". in genere si ritiene necessario
ricorrere a piu' metodi allocativi per una decisione ottimale e
sceglierli in base alla natura della risorsa, dei precedenti nel
settore, dei caratteri propri della societa' in cui si opera. l'
analisi, che e' empirica e prescinde da problemi di filosofia morale,
sembra guidata dal principio della "minimizzazione della tragedia",
derivante dall' utilitarismo benthaniano, che ha largamente
influenzato la cultura americana moderna.
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