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| IDG780401434 | |
| 78.04.01434 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| rolla giancarlo
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| note per una "rilettura" della costituzione
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| Pol. dir., an. 9 (1978), fasc. 4, pag. 474-488
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| f421
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| l' a. non condivide il giudizio che vede nella costituzione dei
difetti in base al fatto che fu scritta 'a caldo' subito dopo la
caduta del fascismo. tale giudizio sottende, a suo avviso, la
convinzione che e' possibile razionalizzare il sistema politico con
provvedimenti di natura tecnico-giuridica; tende a ridurre il
corretto funzionamento del sistema a questione di pura efficienza;
nasconde un atteggiamento di sfiducia nei confronti dei partiti
politici, visti come ostacoli all' attuazione di un qualsivoglia
indirizzo politico. per l' a. le indicazioni della costituzione sono
divenute "cultura di massa" e hanno costituito punto di riferimento
per la trasformazione sociale e la partecipazione. in questo senso,
una corretta 'lettura' della costituzione non puo' prescindere dagli
elementi caratterizzanti il nostro ordinamento, che essa contiene, e
dalle novita' piu' significative che introduce: pubblici poteri che
possono influire sui rapporti sociali ed economici; interesse dello
stato nella soddisfazione di diritti soggettivi. i limiti veri sono
forse quelli di una scarsa attenzione all' ordinamento futuro dello
stato, di un' incomprensione del ruolo del capitalismo monopolistico
durante il fascismo, di una presenza eccessiva di elementi tipici
dello stato di diritto liberale. l' a. ritiene che il suo valore sia
soprattutto nelle indicazioni di transizione che concretamente
suggerisce.
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| Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA
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