| l' a. afferma come il problema del lavoro non possa esaurirsi in
quello dell' occupazione bensi' e' piu' vasto e piu' complesso,
occorre soffermarsi soprattutto sulla difficolta' dei giovani a
vedere nel lavoro un mezzo per la formazione della loro identita'. l'
offuscamento di questo ruolo sociale del bene-lavoro non deriva
chiaramente dalla sua scarsita'. si e' instaurato cioe' un processo
di "monetizzazione" dell' idea di lavoro, la cui ragione sta nella
consapevolezza che, malgrado tutte le lotte, il lavoro non e' il
regno della liberta' bensi' e' ancora una coazione sociale. la
componente sociale occulta del rifiuto del lavoro da parte dei
giovani e' vista, dall' a., nel rifiuto del lavoro paterno e materno,
sovente innestato sullo stesso rifiuto del padre e della madre alla
perpetuazione del loro lavoro in famiglia. si creano cosi' nei
giovani dei problemi comuni di identificazione che li portano ad
avvertirsi come una "quasi classe", in cui il superamento delle
proprie origini non promuove ed al pari la fedelta' ad esse non
gratifica.
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