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121836
IDG780400497
78.04.00497 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
severino giulio
antigone e il tramonto della bella vita etica nella fenomenologia dello spirito di g. w. f. hegel
Giorn. crit. filos. it., s. 4, vol. 2, an. 50/52 (1971), fasc. 1, pag. 84-99
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
f31; f8111; f8611
hegel non interpreta la tragedia di sofocle come la rappresentazione di un conflitto tra una libera coscienza morale e l' arbitrio di un potere statale assoluto, ma come se vi fosse espressa con mirabile giustizia la pari legittimita' e il pari torto di due coscienze morali che obbediscono ad imperativi etici fatalmente contrastanti e unilaterali. hegel sceglie tra le due parti in conflitto quella di antigone come colei che e' insieme piu' innocente e piu' colpevole di creonte, perche' si pone in ascolto e in ubbidienza di quella legge divina che se porta alla luce del sole la coscienza morale dell' uomo, libera altresi' gli istinti e il tremendo egoismo del soggetto. secondo hegel in antigone sono rappresentati quei sistemi particolari della societa' che, tenuti in precedenza a freno, si scatenano contro lo stato etico e lo distruggono.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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