| con il proprio intervento l' a. precisa l' oggetto del dibattito in
relazione agli obiettivi perseguiti dalla rivista "la questione
criminale". questi sarebbero principalmente 2: uno, di carattere
teorico, dato dal tentativo di fondare una criminologia d ispirazione
marxista, l' altro, di tipo pratico, consistente nella definizione di
una politica del movimento operaio rispetto alla questione criminale.
dopo aver denunciato la frequente riduzione della questione criminale
alle tematiche dell' ordine pubblico, l' a. rileva come gli obiettivi
su esposti siano di lunga realizzazione. infatti non esiste tuttora
una criminologia di stampo marxista, anche a causa dello scarso
rilievo che la questione assume nelle opere di marx. quanto ad una
politica criminale della classe operaia si osserva come questa sia
ancora tutta da costruire stante l' atteggiamento puramente difensivo
tenuto finora dalle masse in relazione a questi temi. l' a. precisa
quindi le nozioni di "politica criminale" e di "politica penale"
rilevando come quest' ultima abbia una portata ben minore,
risolvendosi nel solo intervento a carattere sanzionatorio. ribadita
per contro la necessita' che la questione criminale venga affrontata
attraverso ampie riforme di struttura, l' a. sottolinea l' importante
ruolo che, in tale disegno, potrebbero svolgere le forze popolari
presenti nei governi degli enti locali.
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