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| IDG780900349 | |
| 78.09.00349 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| pavarini massimo
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| ricerca in tema di "criminalita' economica"
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| Quest. crim., an. 1 (1975), fasc. 3, pag. 537-545
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| d59; d537
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| l' a. sintetizza il risultato di un incontro svoltosi a bologna il 24
maggio 1975 nell' ambito di una ricerca cnr avente per oggetto la
criminalita' c.d. economica. la discussione svoltasi in quella
occasione puo' sintetizzarsi attorno ai seguenti punti: 1) la
criminalita' economica gode di un elevato livello di impunita'; le
cause di cio' vengono individuate: a) nelle peculiarita' strutturali
della formulazione delle norme incriminatrici di comportamenti
economici; b) nell' incapacita' del diritto penale borghese di
imporre il rispetto delle "regole del gioco" dell' accumulazione
capitalistica; c) nelle forme in cui si struttura la repressione
penale della criminalita' economica, che escludono il meccanismo
della criminalizzazione; d) nel fatto che pur esistendo norme
incriminatrici contro la criminalita' economica, esse non vengono
applicate. 2) la definizione dell' oggetto di una scienza
criminologica dell' economia non deve arrestarsi agli assunti della
legge penale, ma deve tener conto anche dei comportamenti non
criminalizzati ma socialmente dannosi. 3) e' necessario approfondire
il concetto di "dannosita' sociale", che puo' essere inteso come atto
economico disfunzionale all' organizzazione economica dominante o
come atto economico disfunzionale agli interessi sociali che non si
identificano con quelli egemonici, con le conseguenze che discendono
dai 2 tipi di approccio. l' elaborazione di una politica criminale
della classe operaia deve cogliere le contraddizioni insite nel
fenomeno della criminalita' economica ed appropriarsene sul piano
politico.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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