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122207
IDG780900408
78.09.00408 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
dassano francesco
in tema di circostanze e tentativo
nota a cass. sez. ii pen. 5 luglio 1976
Giur. it., an. 129 (1977), fasc. 12, pt. 2, pag. 557-560
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d5011; d50122; d51900
l' a., prendendo spunto da una decisione di legittimita' nella quale si legge che il tentativo di delitto aggravato e' giuridicamente configurabile ove sia possibile risalire al proposito criminoso attraverso l' esame della idoneita' e non equivocita' degli atti preparatori posti in essere dall' imputato, svolge una serie di considerazioni critiche, basate soprattutto sul metodo semplicistico con cui il problema viene affrontato e risolto in giurisprudenza. ricordate le varie posizioni dottrinali (tra le quali quella che distingue tra tentativo circostanziato e tentativo di delitto circostanziato), ritiene che si debba distinguere in concreto tra le diverse circostanze: e cosi' difficilmente si potrebbe ipotizzare la compatibilita' con il tentativo di una circostanza che presuppone la verificazione di un danno patrimoniale, mentre nulla si oppone a che una circostanza a esclusivo contenuto psicologico possa essere integrata in un' ipotesi di tentativo. ne' puo' essere tralasciata, nell' ambito di questo discorso, l' incidenza del nuovo regime di bilanciamento tra circostanze di cui al decreto legge n. 99 del 1974, sul quale specifico problema manca peraltro un espresso pronunciamento tanto da parte della dottrina quanto da parte della giurisprudenza.
art. 56 c.p. art. 625 c.p.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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