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122221
IDG780900422
78.09.00422 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
padovani tullio
nota a cass. sez. ii pen. 21 maggio 1976
Giur. it., an. 130 (1978), fasc. 1, pt. 2, pag. 15-16
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d51910
l' a. annota una pronuncia della corte suprema in cui si legge che commette il delitto di truffa e non di appropriazione indebita colui che preleva l' energia per l' intero impianto di luce con cavetto, sul contatore di forza motrice, fornita dalla societa' produttrice a prezzo inferiore a quello per l' illuminazione, in quanto in tal modo l' utente, traendo in inganno l' altro contraente merce' mezzo fraudolento, si procura l' uso dell' energia per illuminazione ad un prezzo inferiore a quello pattuito. l' a. ricorda come la giurisprudenza meno recente ritenesse che in fattispecie analoghe poteva ravvisarsi una ipotesi di furto aggravato. e', invece, del tutto da escludere la tesi che nel presente caso possano ricorrere gli estremi dell' appropriazione indebita.
art. 640 c.p.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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