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| IDG780900429 | |
| 78.09.00429 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| venditti rodolfo
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| nota a ord. cass. sez. un. pen. 25 ottobre 1976
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| Giur. it., an. 130 (1978), fasc. 2, pt. 2, pag. 51-52
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d0400; d5014; d55
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| l' a. annota favorevolmente una ordinanza delle sezioni unite con la
quale e' stata riconosciuta non manifestamente infondata la questione
di legittimita' costituzionale dell' art. 264 codice penale militare
di pace in relazione all' art. 3 costituzione nella parte in cui la
norma del codice militare non prevede la competenza del giudice
ordinario nel caso di concorso formale tra il reato militare e il
reato comune; tale norma appare in contrasto con il principio di
eguaglianza, poiche' la regola dettata dal vigente art. 81 comma 1
codice penale sarebbe applicabile nel caso di concorso formale tra
reati militari, ma non nel caso di concorso formale tra un reato
comune e un reato militare, e cio' senza che sia dato cogliere la
ragione logica di questo diverso trattamento e la connotazione
differenziale delle situazioni prospettate. secondo l' a. la
diversita' di trattamento non trova nessun logico fondamento e puo'
essere spiegata soltanto con una immotivata resistenza del
legislatore penale militare ad estendere la giurisdizione ordinaria,
che pur la costituzione indica come giurisdizione normale e
assolutamente prevalente.
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| art. 3 cost.
art. 81 c.p.
art. 264 c.p.mil.p.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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