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| IDG780900430 | |
| 78.09.00430 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| padovani tullio
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| nota a cass. sez. i pen. 12 ottobre 1976
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| Giur. it., an. 130 (1978), fasc. 2, pt. 2, pag. 53-56
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d5013
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| l' a. esamina una decisione di legittimita' in cui si legge che
sussistono gli estremi del concorso di persone nel reato allorche' il
partecipe, che agisce per cagionare un determinato evento delittuoso,
quale la morte, non riesca a produrre l' evento e questo sia poi
causato da un atto commesso dal correo, che sia la protrazione della
sua condotta criminosa e sia sorretto da una volonta' che, se pur non
espressamente concordata con il compartecipe che ha esaurito la sua
azione, abbia tratto da questa incoraggiamento, rafforzamento ed
impulso all' attuazione. l' a. rileva come la peculiarieta' della
fattispecie presa in esame consiste nella circostanza che le 2
condotte si svolgono in tempi successivi, con un nesso costituito dal
fatto che l' attivita' del primo concorrente ha rappresentato una
sorta di istigazione "implicita" per il secondo stimolandone ed
incoraggiandone il proposito delittuoso, dando cosi' luogo ad una di
quelle specie che in dottrina vengono denominate "a concausazione
dell' evento".
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| art. 110 c.p.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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