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| IDG780900431 | |
| 78.09.00431 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| moscarini p.
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| nota a cass. sez. i pen. 27 settembre 1976
cass. sez. i pen. 4 febbraio 1976
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| Giur. it., an. 130 (1978), fasc. 2, pt. 2, pag. 57-60
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d02322; d61140; d61142; d61143; d63021
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| annota 2 decisioni di legittimita' le quali conformemente affermano
che l' ordinanza relativa alla imposizione di dimora coatta e'
autonomamente impugnabile, nonostante il terzo comma dell' art. 282
codice di procedura penale riservi soltanto al pubblico ministero il
gravame, anche dall' imputato ai sensi degli artt. 111 costituzione e
190 codice di procedura penale in considerazione del fatto che il
concetto di liberta' personale, ai fini del ricorso di cassazione,
non deve essere inteso soltanto come disponibilita' fisica della
propria persona, bensi' in un senso piu' vasto, ossia come
possibilita' giuridica di determinare la propria condotta secondo la
propria volonta'. rileva come sul problema della impugnabilita'
autonoma dell' ordinanza con cui si comminano gli obblighi accessori
al provvedimento di scarcerazione per decorrenza dei termini, regni
in dottrina ed in giurisprudenza la piu' grande incertezza e
discordia e come tali posizioni si acuiscano quando si passi ad
esaminare il problema con riguardo all' ordinanza di concessione
della liberta' provvisoria.
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| art. 111 cost.
art. 190 c.p.p.
art. 272 c.p.p.
art. 282 c.p.p.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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