| 122243 | |
| IDG780900446 | |
| 78.09.00446 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| cervetti spriano fernanda
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| nota a cass. sez. iii pen. 7 febbraio 1977
| |
| Giur. it., an. 130 (1978), fasc. 3, pt. 2, pag. 100-104
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| d507
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| l' a. annota una pregevole decisione della cassazione secondo cui,
anche dopo le sentenze della corte costituzionale sui diritti di
difesa nel procedimento per l' applicazione delle misure di
prevenzione, la tutela di tali diritti va sempre rapportata e
valutata in riferimento alla peculiare natura del procedimento, che,
fondato su sospetti e presunzioni, non consente quella precisa e
particolareggiata contestazione dei fatti, che e' indispensabile nel
processo penale. di conseguenza, nel procedimento di prevenzione, il
principio della contestazione dell' accusa si attua con la
comunicazione all' interessato dell' avviso a comparire nell' udienza
in cui sara' discussa la proposta, e con l' indicazione della misura
segnalata dal questore, i diritti di difesa sono in tal modo
tutelati, in quanto l' interessato puo' prendere visione del rapporto
e di tutti i documenti e venire cosi' a conoscenza degli elementi sui
quali la proposta e' fondata. l' a., focalizzando i temi del
preavviso all' interessato e della comunicazione dell' accusa nella
materia de quo, compie una accurata disamina degli indirizzi espressi
sul tema dalla giurisprudenza e dalla dottrina.
| |
| | |
| Ist. dir. penale - Univ. TO
| |