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| IDG780900449 | |
| 78.09.00449 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| redazione
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| nota a cass. sez. vi pen. 9 novembre 1976
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| Giur. it., an. 130 (1978), fasc. 3, pt. 2, pag. 109
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d51512; d51611
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| si segnala la massima per la importanza pratica del principio. la
cassazione ha affermato che nel caso di uso in un esercizio
commerciale di una bilancia guasta, nel senso che da' un peso non
esatto a vantaggio dell' esercente, ricorre il delitto di cui all'
art. 472 codice penale qualora il guasto sia effetto di una
manipolazione fraudolenta ovvero se esso, comunque verificatosi,
venga sfruttato consapevolmente dall' esercente in danno altrui. l'
a. rileva che per la nozione di falsita' della misura o del peso e'
necessario far riferimento all' art. 32 regio decreto 23 agosto 1890
n. 7088 secondo il quale sono considerati falsi i pesi e le misure le
cui differenze (per lungo uso o per altra causa) furono dall' utente
conosciute e non riparate.
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| art. 472 c.p.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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