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| IDG780900452 | |
| 78.09.00452 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| giardina francesca
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| autonomia del minore e sottrazione consensuale
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| nota a cass. sez. vi pen. 12 giugno 1976
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| Giur. it., an. 130 (1978), fasc. 3, pt. 2, pag. 113-116
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d51843
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| l' a. critica una decisione del supremo collegio nella quale e' detto
che il reato di sottrazione consensuale di minorenni ha carattere
doloso e la sua sussistenza e' condizionata dal fatto che l' agente
abbia sottratto e ritenuto il minore con la consapevolezza di agire
contro la volonta' dei genitori. ai fini di tale accertamento il
giudice non puo' e non deve prescindere dall' indagine relativa alle
particolari condizioni di ambiente, di abitudini, di consuetudini
morali in cui il minore vive e, soprattutto, al modo con il quale la
vigilanza deve essere esercitata allo scopo di accertare se al minore
sia stata consentita tale liberta' di spostamenti e di movimento da
far ritenere che i genitori abbiano omesso di controllarlo
convenientemente e che l' agente non abbia quindi agito con la
coscienza di sottrarlo a tale sfera di vigilanza ma solo per altri e
diversi fini all' uopo giuridicamente irrilevanti. secondo l' a. tale
orientamento si pone non solo in contrasto con la nuova normativa
introdotta dalla riforma del diritto di famiglia che ha fatto del
figlio membro optimo iure del nucleo familiare, ma anche con le norme
costituzionali che regolano i rapporti reciproci tra i membri del
gruppo famiglia.
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| art. 573 c.p.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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