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122250
IDG780900453
78.09.00453 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
cervadoro mirella
arresto per estradizione e rapporti con la custodia preventiva
nota a cass. sez. i pen. 14 maggio 1976
Giur. it., an. 130 (1978), fasc. 3, pt. 2, pag. 116-120
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d6113; d652
l' a. commenta sfavorevolmente una pronuncia di cassazione nella quale si legge che nel procedimento penale di estradizione non possono trovare applicazione le norme ordinarie in tema di custodia preventiva, perche' l' applicazione analogica di tali norme, dettate a tutt' altro scopo, potrebbe frustrare le finalita' del procedimento in parola diretto a realizzare gli impegni internazionali assunti dallo stato. pertanto, il provvedimento emesso in applicazione dell' art. 663 codice di procedura penale non fa parte di un normale procedimento penale e non puo', quindi, essere compreso tra i provvedimenti giurisdizionali ne' fra quelli relativi alla liberta' personale previsti dall' art. 272 codice di procedura penale, donde, tra l' altro, la non cumulabilita' della detenzione sofferta ai sensi dell' art. 663 con la normale custodia preventiva iniziata dopo il diniego dell' estradizione. ad avviso dell' a. la soluzione adottata dalla corte deve essere respinta, anzitutto perche' prende le mosse dal discutibile presupposto che l' ordine di cattura dell' estradando non sia da considerare provvedimento restrittivo della liberta' personale; in secondo luogo da' rilevanza al dato finalistico, il quale e', invece, privo di qualunque efficacia nel differenziare queste situazioni. la pronuncia della cassazione contrasta, inoltre, anche con la convenzione europea dei diritti dell' uomo.
art. 272 c.p.p. art. 663 c.p.p.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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