| l' a., rilevata la crisi del modello centralistico e statalistico dei
regimi comunisti da una parte, e quella della pianificazione
keynesiana di breve periodo dall' altra, nota come questo doppio
scacco abbia provocato un nuovo orientamento della ricerca, verso un
modello dell' economia capace di fondere, e non semplicemente di
giustapporre, il piano ed il mercato in un sistema di regolazione
coerente. secondo l' a., se e' vero che l' adozione delle forme
mercantili comporta l' adozione di un punto di vista privatistico,
quantitativo e acquisitivo dei rapporti tra gli uomini, e che quindi
non sembra possibile (anzi, pare una contraddizione in termini) un
"socialismo di mercato", un socialismo basato in altre parole
esclusivamente sul mercato, sembra inceve perfettamente realistica l'
ipotesi di un "mercato socialista" nell' ambito di un' economia
pianificata, nella quale coesistano relazioni di mercato,
amministrative e cooperative.
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