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| IDG780800163 | |
| 78.08.00163 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| moretti renato
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| disciplina giudiziaria e corte costituzionale
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| nota a c. cost. 22 giugno 1976, n. 145
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| Giur. cost., an. 22 (1977), fasc. 8, pt. 1, pag. 1150-1176
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d0230
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| l' imprescrittibilita' dell' azione e la sottrazione di molte altre
garanzie al processo disciplinare nei confronti del magistrato non
possono piu' essere sostenute facendo ricorso, come ha fatto la
corte, all' ideologia del prestigio dell' ordine giudiziario elevata
a valore costituzionale. quel prestigio non e' oggetto di speciale
tutela in quanto tale, ma, nel coordinamento degli artt. 54, comma 2,
e 98, comma 1, della costituzione, e' piuttosto considerato come il
risultato cui sono tenuti tutti i pubblici funzionari nel loro agire.
bisogna allora intraprendere la difficile strada di una tipizzazione
degli illeciti disciplinari dei magistrati per poter "penalizzare"
poi in parte un giudizio ora del tutto abbandonato alla
discrezionalita' degli organi titolari dell' azione e confermare
contestualmente anche la strada del processo disciplinare, non
sorretto pero' dalle argomentazioni contraddittorie esposte dalla
corte nella motivazione di questa sentenza.
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| r.d.l. 31 maggio 1946, n. 511
l. 24 marzo 1958, n. 195
d.p.r. 16 settembre 1958, n. 916
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