| in questi ultimi decenni si e' cercato, osserva l' a., di imporre un
modello di uomo "nuovo", di procedere alla liberazione totale dell'
umanita'. la progettabilita' di questo uomo nuovo nasce, secondo l'
a., dal delirio della possibilita'. a questo uomo nuovo velleitario,
dotato di un ottimismo sfrenato, quanto cieco, l' a. contrappone l'
uomo nuovo cristiano, il quale non e' mai l' uomo "definitivamente"
rinnovato e liberato dal male, capace di fondare una societa'
"definitivamente" migliore, ma e' l' uomo consapevole del male, mai
completamente superabile, che sempre mina le sue conquiste e di cui
deve sempre tenere conto nei suoi progetti volti ad incidere sulla
societa'.
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