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123937
IDG780610249
78.06.10249 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
bellini vito
l' art. 13 dello statuto dei lavoratori: ancora un diaframma tra rapporto di lavoro privato e pubblico
nota a cons. stato ad. gen. 4 novembre 1977, n. 17
Dir. lav., an. 52 (1978), fasc. 1, pt. 2, pag. 25-31
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d710; d143
l' a. affronta il problema se la carenza nell' impiego pubblico di una normativa circa l' esercizio di funzioni superiori rispetto alla qualifica formalmente rivestita, configuri una lacuna colmabile con il rinvio all' art. 13 dello statuto dei lavoratori. la sentenza annotata lo esclude sul presupposto che l' ordinamento dell' impiego pubblico costituisce un' entita' omogenea e compiuta e che pertanto l' inserimento dell' art. 13 dello statuto dei lavoratori snaturerebbe la struttura fondamentale di tale ordinamento ed entrerebbe in conflitto con le statuizioni in materia. l' a., rilevato che e' in atto un processo di penetrazione nell' ambito dell' impiego pubblico di principi di tutela propri del rapporto di lavoro nell' impresa privata, critica la decisione annotata. osserva che le considerazioni contenute nella sentenza renderebbero praticamente inapplicabile lo statuto dei lavoratori all' impiego pubblico, in contrasto con quanto affermato da una qualificata dottrina. vi sono poi norme, come quelle contenute nella legge 20 marzo 1975 n. 70 che per i dipendenti di enti pubblici rinviano esplicitamente allo statuto dei lavoratori per la disciplina dei diritti di liberta', di opinione e di attivita' sindacale: tale normativa non si colloca certo in una concezione rigida del sistema di pubblico impiego.
d.p.r. 10 gennaio 1957, n. 3 art. 13 l. 20 maggio 1970, n. 300 art. 37 l. 20 maggio 1970, n. 300 l. 20 marzo 1975, n. 70
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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