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| IDG781000298 | |
| 78.10.00298 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| metta vittorio
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| nota a comm. ii grado siena 14 maggio 1977, n. 57
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| Iva trib. er., an. 7 (1977), fasc. 4 (28 febbraio), pag. 263
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| d23156; d2194
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| l' a. riferisce che la giurisprudenza tributaria ritiene che sussista
omissione giuridicamente rilevante sia nel caso di omesso compimento
di attivita' dovuta sia nel caso di svolgimento della stessa dopo la
scadenza di un termine perentorio e che nell' ipotesi di tardiva
presentazione della dichiarazione periodica ai fini dell' iva siano
inapplicabili sia la procedura di oblazione prevista dall' art. 15
della legge n. 4 del 1929 sia la procedura di definizione di cui all'
art. 58 del decreto n. 633 del 1972. l' a. osserva che l' art. 75
della legge sull' iva e' norma di richiamo in materia di accertamento
di violazioni e sanzioni solo per i casi di carenza di una precisa
attuazione di norme e che la procedura di oblazione di cui all' art.
58 del decreto sull' iva e' circoscritta all' attivita' di controllo
realizzata a norma dell' art. 52, non applicabile quando sia gia'
intervenuto l' accertamento dell' ufficio. l' a. conclude affermando
che si tratta di norma sanzionatoria autonoma (non di attuazione di
precedente normativa) e trova conferma dell' esattezza di tale tesi
nell' esistenza di una disposizione (art. 58) che concede
agevolazioni e riduzioni di sanzioni nei casi in cui il contribuente
regolarizzi la propria posizione spontaneamente ed in termini brevi.
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| art. 15 l. 7 gennaio 1929, n. 4
art. 58 comma 4 d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633
art. 75 d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633
art. 48 d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633
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| Ist. dir. tributario - Univ. GE
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