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124049
IDG780500016
78.05.00016 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
nikitas aliprantis
l' exercice des libertes syndacales dans l' intreprise en droit italien
(l' esercizio delle liberta' sindacali nell' impresa in diritto italiano)
l. 20 maggio 1970, n. 300
Rev. int. droit comp., an. 29 (1977), fasc. 3, pag. 501-521
d710
lo "statuto dei lavoratori" italiano e' un fatto legislativo senza precedenti in ogni altro paese. la sua base costituzionale va ricercata negli artt. 2 e 3 della costituzione italiana e il suo fine principale e' quello di garantire l' esercizio dei diritti dell' uomo sul posto di lavoro. molti dei suoi istituti, quali la figura del "delegato sindacale", derivano dalla evoluzione sociologica del sindacato in italia dal 1953 in poi. sue principali caratteristiche sono lo sforzo di superare la distinzione tra la rappresentanza sindacale e quella elettiva dei lavoratori, una maggiore incisivita' della presenza sindacale nella azienda nonche' una maggiore estensione del campo d' applicazione della legge (si veda ad esempio il concetto di "unita' aziendale") rispetto al suo modello ispiratore costituito dalla legge francese del 1968. i piu' rilevanti istituti previsti per attuare le liberta' sindacali nell' azienda sono tre: le rappresentanze sindacali d' azienda, l' assemblea e il referendum. la rappresentanza sindacale deve costituirsi "in seno" ai sindacati previsti dalla legge (i piu' rappresentativi). trattasi di una formula deliberatamente ambigua che trascura di tipizzare questo istituto a differenza di quanto attuato dalla legge francese. cio' ha determinato la "coabitazione" dei rappresentanti elettivi con quelli designati dal sindacato. il diritto assembleare spetta a ciascun lavoratore. cio' costituisce un' ulteriore differenza rispetto alla normativa francese. attraverso l' assemblea il lavoratore, a prescindere dalla sua appartenenza o meno ad una organizzazione sindacale, puo' inserirsi nella dialettica aziendale. il referendum, generale o di categoria, va esercitato nell' ambito di tassative formalita'. in pratica e' rimasto inutilizzato. altri punti qualificanti dello statuto dei lavoratori sono le prerogative delle rappresentanze sindacali per l' utilizzazione dei locali, il diritto di affissione, la retribuzione per le attivita' svolte in orario di lavoro o nei periodi di congedo appositamente richiesti. particolare tutela e' offerta al lavoratore in materia di licenziamento con speciali garanzie per i dirigenti sindacali. sanzioni sono previste per reprimere comportamenti antisindacali del datore di lavoro analogamente, anche se in modo piu' severo, a quanto previsto dalla legge americana "wagner" del 1963. in conclusione, le liberta' sindacali trovano in italia protezione "aperta", non di pure intenzioni, idonea a collegare la dirigenza sindacale con la sua "base".
Ist. dir. comparato - Univ. Roma



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