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124058
IDG780900541
78.09.00541 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
baratta alessandro
conflitto sociale e criminalita'. per la critica della teoria del conflitto in criminologia
Quest. crim., an. 3 (1977), fasc. 1, pag. 9-50
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
d59
dopo aver esposto le nozioni di reato e di criminalita' proposte, in termini giusnaturalistici, dalla teoria ufficiale del diritto penale, l' a. considera le teorie della reazione sociale. costituiscono uno sviluppo di tali teorie, in una prospettiva macrosociologica, le teorie conflittuali della criminalita' alle quali e' dedicato il saggio in questione. in primo luogo l' a. espone i tratti caratteristici della sociologia del conflitto di r. dahrendorf e l. a. coser; sorta in reazione alle teorie struttural-funzionalistiche che avevano esaltato i modelli teorici dell' equilibrio e dell' integrazione sociale. in seguito ci si sofferma sull' opera di g. vold che rappresenta la prima espressione di una vera e propria teoria della criminalita' nella prospettiva della sociologia del conflitto. e' poi la volta della teoria di a. turck in cui la criminalita' viene vista come status sociale attribuito a qualcuno da chi ha un potere di definizione (approccio della definizione), e quindi della teoria di r. quinney. l' a. conclude svolgendo alcune osservazioni critiche sull' uso della teoria del conflitto in crimonologia, che non fornisce una spiegazione globale dei fenomeni di devianza e rappresenta semplicemente un' integrazione delle teorie struttural-funzionalistiche viziate, inoltre, da una considerazione astratta e formalistica dei gruppi sociali e dei conflitti fra gli stessi.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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