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124086
IDG780900569
78.09.00569 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
mozzarelli giancarlo
alcune considerazioni in tema di compatibilita' delle aggravanti di cui ai nn. 2 e 7 dell' art. 625 c.p. nel furto di autoveicoli sulla pubblica via
nota a cass. sez. ii pen. 13 novembre 1975, n. 10326
Riv. pen., an. 103 (1977), fasc. 4, pag. 402-404
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d51900
prendendo spunto da una decisione di legittimita', l' a. affronta la tematica della compatibilita' tra le aggravanti della esposizione per consuetudine o necessita' alla pubblica fede e della violenza sulle cose nel furto di automobili, e, contrastando l' orientamento assolutamente costante della cassazione, afferma che le 2 circostanze non sono tra loro giuridicamente compatibili. secondo la giurisprudenza citata le comuni cautele poste in essere dai possessori di autoveicoli non sono comunque tali da rappresentare un serio e idoneo ostacolo per chi delinque e da escludere, quindi, la esposizione alla pubblica fede, estremo che puo' ritenersi mancante soltanto nelle ipotesi in cui i meccanismi di custodia dell' autoveicolo siano di tale entita' da costituire un serio ostacolo all' azione di un qualsiasi ladro. proprio su quest' ultima precisazione si appunta la critica dell' a., il quale rileva come fare riferimento al qualsiasi ladro implica che tanto il forzare la serratura come il superamento di congegni antifurto e l' avvio del motore senza apposita chiave costituiscono pur sempre operazioni che recano, per l' uomo medio, difficolta' di ordine tecnico serie e insormontabili; di talche' il criterio della giurisprudenza di legittimita' non piu' all' uomo medio riguarderebbe -come accade nelle valutazioni di alcuni comportamenti rilevanti ai fini penali- bensi' assumerebbe come parametro il delinquente medio, per modo che la esposizione alla pubblica fede e' interpretata come esposizione alla delinquenza media. secondo l' a. lo stravolgimento del dettato normativo appare dunque non lieve e del resto si rivela come intrinsecamente contradditorio il dar peso alla difesa costituita dalla serratura chiusa a chiave per porre a carico del reo l' aggravante della violenza sulle cose e poi non dar peso a quella stessa difesa per porre a carico del reo anche l' esposizione alla pubblica fede.
art. 625 c.p.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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