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| IDG780900573 | |
| 78.09.00573 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| padovani tullio
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| nota a cass. sez. ii pen. 29 ottobre 1976
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| Giur. it., an. 130 (1978), fasc. 4, pt. 2, pag. 153-154
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d5013; d51900
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| l' a. commenta positivamente una decisione in cui si legge che l'
accordo preventivo, sotto forma di promessa di acquistare o smerciare
le cose che altri andra' a rubare, realizza una compartecipazione
psicologica nel delitto di furto, qualificabile come concorso ai
sensi dell' art. 110 codice penale. l' a. rileva come la corte di
cassazione, muovendo dall' esatto presupposto che la
compartecipazione psichica possa esplicarsi sia sotto forma di
eccitamento dell' autore materiale del reato, sia sotto forma di
rafforzamento in esso della risoluzione criminosa, giunga alla esatta
conclusione che, ai fini della responsabilita' concorsuale per
istigazione, e' sufficiente la preventiva e preordinata promessa di
aiuto e di assistenza da prestarsi all' autore materiale, anche
soltanto per il collocamento della merce. l' a. richiama anche il
concetto di istigazione, il quale include qualsiasi tipo di attivita'
di induzione a tenere un determinato comportamento.
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| art. 110 c.p.
art. 624 c.p.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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