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| IDG780900586 | |
| 78.09.00586 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| fassone elvio
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| l' affidamento in prova: problemi e proposte
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 20 (1977), fasc. 4, pag. 1472-1494
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d6217; d644; d503; d50415
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| l' a., stigmatizzate le restrizioni che permangono, sia a livello
normativo, sia soprattutto sul piano del concreto funzionamento dell'
istituto, nell' affidamento in prova al servizio sociale (al segno
che l' istituto pare degenerare verso la liberazione condizionale),
propone un meccanismo che si ponga come temperamento, nella
applicazione giurisprudenziale, al rigore del dettato normativo.
constatato infatti l' ambito di applicazione in larga parte
coincidente tra affidamento in prova e sospensione condizionale della
pena, egli suggerisce una piu' generalizzata applicazione dell' art.
469 codice procedura penale, secondo il quale la discussione finale
puo' essere interrotta per l' assunzione di nuove prove in caso di
assoluta ed evidente necessita', riferendo le nuove prove non al
fatto, com' e' nella prassi, bensi' alla personalita' dell' imputato,
al fine dell' applicazione del beneficio di cui all' art. 164 codice
penale. anticipando egli stesso le critiche che potrebbero muoversi
alla soluzione proposta, egli le supera, anche ricordando che talora
vengono fatte, nella prassi, talune accorte manipolazioni di
determinati istituti.
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| art. 4 l. 12 gennaio 1977, n. 1
l. 26 luglio 1975, n. 354
art. 164 c.p.
art. 469 c.p.p.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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