| l' a. si sofferma sulla "relazione al parlamento sullo stato della
giustizia" del consiglio superiore della magistratura, per l' anno
1976, avente per oggetto "l' adeguamento dell' ordinamento
giudiziario ai principi costituzionali e alle esigenze della
societa'". dapprima vengono riassunte le linee di proposta che
emergono dalla relazione con particolare riferimento ai seguenti
temi: attuali problematiche inerenti alla funzione del pubblico
ministero e alla possibile ristrutturazione di detto organo,
considerazioni sul reclutamento e sulla formazione dei magistrati
anche in relazione all' alternativa tra magistrato di nomina e
magistrato elettivo, giurisdizione di merito o di legittimita' e
attribuzione dei magistrati a dette funzioni, potenziamento dei
compiti del giudice conciliatore, dibattito sul problema del giudice
monocratico o collegiale per i giudizi di primo grado, modalita' di
nomina dei dirigenti degli uffici giudiziari. pur sottolineando l'
importanza di tale relazione, l' a. svolge a riguardo alcune
considerazioni critiche. vengono cosi' rilevate la preclusione verso
ogni forma di democratizzazione dell' ordinamento giudiziario
attraverso l' adozione dello strumento elettivo per il reclutamento e
l' avanzamento dei giudici, la conservazione dell' impianto
complessivo del vigente ordinamento giudiziario, la mancata
differenziazione tra giurisdizione civile e penale, la non
considerazione delle proposte di partecipazione di componenti "laici"
alla corte di cassazione.
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