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124189
IDG780900672
78.09.00672 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
amodio ennio
autodifesa dei terroristi e perversione del processo
testo di un intervento svolto al convegno su "autodifesa e difesa tecnica nel processo penale", firenze, maggio 1977
Giust. pen., an. 83 (1978), fasc. 4, pt. 3, pag. 266-269
d60353; d603590
l' amodio premette una considerazione di ordine metodologico: col suo scritto intende esaminare il problema, cosi' attuale, dell' autodifesa limitatamente ai processi contro terroristi. inoltre intende muovere dal punto di vista di quest' ultimi, che vedono il processo quale contrapposizione violenta e non dialettica, quale guerra giudiziaria. in tal senso l' a. rileva che il processo subisce un fenomeno di perversione; principi basilari ne escono infatti stravolti. la presunzione di non colpevolezza viene, di fatti, meno di fronte all' autoaccusa cui sempre si assiste in questi casi. la stessa funzione meramente processuale della carcerazione preventiva finisce per crollare assumendo la funzione di prevenzione sostanziale. analoga situazione si configura poi per l' imparzialita' del giudice, per la funzione rieducativa della pena. l' a. rileva come la risposta a tale perversione del processo s' atteggia in concreto in 2 modi, uno di repressione, l' altro di totale conferma del sistema garantistico. egli li rifiuta entrambi. in specie il secondo si presta troppo agevolmente al gioco dei terroristi. infine ritiene che tali processi abbiano la funzione di aggregare le forze democratiche intorno alle istituzioni. un ruolo prevalente assume quindi la partecipazione popolare al processo.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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