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| IDG780800239 | |
| 78.08.00239 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| de mas enrico
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| giuseppe rensi tra democrazia parlamentare e democrazia diretta
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| Nuovi studi pol., vol. 3, an. 7 (1977), fasc. 3, pag. 29-42
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d02000; f1; s7038
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| l' a. sintetizza il pensiero politico di giuseppe rensi nel periodo
pre-fascista. partendo dalla teoria della classe politica di gaetano
mosca, rensi nega ogni sostanziale differenza tra regimi assoluti e
democrazie parlamentari, caratterizzati entrambi dalla presenza di
una piccola minoranza che comanda (quella dei dirigenti politici) e
di una grande maggioranza che obbedisce. da questo "potere
concentrato" esercitato dalla classe politica si deve passare ad una
democrazia diretta caratterizzata da un "potere distribuito" in tutto
il popolo, seguendo tre vie: eleggibilita' di tutti gli uffici
pubblici; netta separazione tra potere esecutivo e legislativo; uso
del referendum, del diritto di iniziativa popolare, del diritto di
revisione legislativa. questo sistema dovrebbe essere perfezionato
dall' istituzione di un potere sovranazionale per garantire la
liberta' dei popoli e degli individui, con una suprema corte
giudiziaria per la tutela dei diritti fondamentali (scuola, stampa,
associazione, religione o irreligione, habeas corpus), su semplice
richiesta di qualunque cittadino.
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