| l' a. esamina il contenuto dei decreti d' attuazione della l. 22
luglio 1975, n. 382, che a suo parere mutano profondamente il sistema
dei pubblici poteri. dal punto di vista tecnico, i decreti non solo
estendono quantitativamente le funzioni trasferite o delegate alle
regioni, ma introducono un mutamento qualitativo, nel senso che per
alcuni settori organici (servizi sociali, sviluppo economico, assetto
e utilizzazione del territorio) le competenze sono attribuite in via
normale alle regioni, e solo in via eccezionale allo stato. inoltre
il trasferimento non riguarda solo funzioni gia' statali, ma anche
funzioni gia' esercitate da enti pubblici non territoriali; il
trasferimento avviene non solo a favore delle regioni, ma anche dei
comuni e degli altri enti locali; sono poste le basi di una riforma
della finanza locale che consenta di fornire alle regioni e agli
altri enti locali i mezzi necessari per esercitare le nuove funzioni
loro attribuite. dal punto di vista politico, questi provvedimenti
potranno raggiungere i loro obiettivi solo se ci si decidera' a
completare il disegno di riforma delle autonomie locali con i
necessari provvedimenti strutturali e finanziari. il nostro stato
deve riuscire a divenire effettivamente uno "stato delle autonomie",
fondato su un sicuro tessuto di partecipazione popolare.
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